Sappiamo tutti ormai quanto la Toscana sia una terra dove il buon cibo e una grande tradizione culinaria, contribuiscano a renderla una delle regioni italiane più interessanti da questo punto di vista. Oggi con questo articolo parleremo di un prodotto originario di questo territorio conosciuto in tutto il mondo, la Finocchiona.
La Finocchiona è un salame dalle dimensioni abbastanza grandi a pasta morbida e uno degli ingredienti principali oltre alla carne di suino è senza dubbio il finocchio.
Approfondimenti sulla Finocchiona:
Quando parliamo della Finocchiona, ci riferiamo ad un prodotto di assoluto valore, infatti, ci troviamo di fronte ad un prodotto ad Indicazione geografica protetta (I.G.P.).
Le origini del salame al finocchio selvatico:
La Finocchiona affonda le sue radici addirittura nel Medioevo. La creazione della ricetta che ancora oggi apprezziamo fu dovuta soprattutto agli arrivi delle prime spezie dall’oriente, soprattutto il pepe, ma essendo ancora troppo costose e quindi inarrivabili per le tasche dei molti, venne creata una ricetta con l’utilizzo del finocchio selvatico, facilissimo da trovare e praticamente senza nessun costo. Si cominciò ad utilizzare poi il finocchio selvatico per la realizzazione della Finocchiona, anche per motivi di gusto, infatti i norcini del tempo, con il sapore forte del finocchio alle volte cercavano anche di mascherare il sapore non troppo buono della carne.
Perché proprio il finocchio?
L’utilizzo del finocchio per la realizzazione del nostro salame di carne suina, lo si deve non soltanto al suo sapore forte in grado di coprire il sapore poco buono alle volte della carne, ma anche per la particolarità dei suoi semi, che essendo ricchi di anetolo, riuscivano ad anestetizzare il palato e quindi, permettevano di bere insieme al salame anche un vino cattivo senza rendersene conto poiché il palato veniva via via anestetizzato dal finocchio.
Preparazione della Finocchiona:
Gli ingredienti alla base del nostro salame speziato sono, ovviamente carne di maiale grassa e magra e di solito i tagli maggiormente utilizzati sono la spalla, la pancia e il guanciale, con l’aggiunta di sale, pepe, finocchio selvatico, vino rosso e uno spicchio d’aglio. Tutto questo preparato viene insaccato all’interno di un budello naturale e lasciato a stagionare per circa 5 mesi.