Vino nobile di Montepulciano
La sua storia

Ristorante LA TORRETTA

Con questo articolo cercheremo di analizzare più in profondità l’origine di un italiano legato in modo viscerale con il suo territorio d’origine, il vino Nobile di Montepulciano.


Storia e origine del vino Nobile di Montepulciano


Parliamo di un vino le cui origini sono antichissime e risalgono al periodo degli etruschi, che in passato erano soliti sfruttare la bontà della terra d’origine del vino nobile, per cercare di ricavarne per l’appunto del vino, come testimoniano moltissimi ritrovamenti archeologici, a testimonianza proprio di questo.

Un vino apprezzato in tutto il mondo
La Valdichiana, territorio d’origine del vino Nobile di Montepulciano, ha contribuito con la sua ricchezza e la sua bontà a regalarci un prodotto unico conosciuto oggi in tutto il mondo. Questo vino viene prodotto e lavorato solamente nel comune di Montepulciano, il Nobile nel 1980, fu il primo vino ad aver ricevuto la denominazione DOCG, a testimonianza proprio della sua bontà e della sua unicità.

Perché si chiama nobile?


Secondo alcune ipotesi, si pensa che il nome derivi dal fatto che in passato il vino, fosse un destinato principalmente ai nobili e per questo fatto, per l’appunto prenderebbe il nome di nobile, mentre secondo un’altra ipotesi, il vino si chiamerebbe così, per il fatto i primi produttori del vino, erano proprio alcuni nobili di Montepulciano e da questo fatto, si cominciò con il tempo a chiamarlo proprio vino nobile.

Le caratteristiche del vino nobile


La prima caratteristica del vino l’abbiamo già accennata in precedenza, cioè che può essere prodotto esclusivamente del comune di Montepulciano. Il territorio dove è consentita la sua produzione comprende circa 165 km quadrati con un’altitudine che varia dai 250 ai 605 metri di altezza sul livello del mare.

Quale uvaggio viene utilizzato per la produzione del vino Nobile di Montepulciano?

Il disciplinare indica per quanto riguarda l’uvaggio consentito per La sua produzione, le uve Sangiovese o Prugnolo Gentile, che devono essere il 70 % del vino, mentre per il restante 30% si possono utilizzare vitigni a bacche rosse coltivabili in Toscana.