Lo zafferano
Che cos'è e come viene prodotto

Ristorante LA TORRETTA

Lo zafferano, polvere leggerissima, nelle sue piccole quantità dona ai piatti un sapore inconfondibile. Non finiremo mai di ringraziare la natura per averci donato questo fiore, immerso nei miti degli antichi greci. Dove Croco (il nome dello zafferano) si era innamorato perdutamente della ninfa Smilace, ma purtroppo il suo amore non era corrisposto ed allora gli dei trasformarono lui e successivamente Smilace in questo fiore.

Nella versione del mito tramandata da Galeno, Croco era amato da Ermes dal quale fu ucciso accidentalmente con il lancio di un disco. Il dio addolorato dalla perdita trasformò il bel giovane nel fiore insieme alla ninfa Clori.

Sicuramente lo zafferano ha una storia antica, presente già nell’Antico Testamento, e nei papiri egizi.

La provenienza dello zafferano:


È molto probabilmente che possa provenire dall’India, successivamente fu introdotto in Spagna dagli arabi e in Italia da un monaco domenicano, che lo piantò per la prima volta a Navelli presso l’Aquila. Iniziò la produzione soprattutto nell’Italia centrale, oggi il nostro Paese è uno dei massimi produttore di zafferano.

Il fiore dello zafferano:


Nasce da un bulbo, che fiorisce in autunno, essendo sterile la piantina si riproduce solo per la moltiplicazione dei bulbi. La produzione dei fiori serve esclusivamente per produrre la spezia, dagli stimmi essiccati dei piccoli fiori viola si produce la magica polvere.

Il clima dell’Italia è ottimo per la produzione dello zafferano, la piantina è resistente ma ha bisogno di molta luce. Bisogna evitare il ristagno dell’acqua come per tutte le piante bulbose, dei terreni in pendenza sono ottimali. La raccolta va fatta esclusivamente a mano nelle prime ore del mattino, per non far schiudere troppo il fiore con la possibile rottura degli stimmi.

Raccolti i fiori, devono essere staccati gli stigmi con delicatezza. Quindi inizia la fase dell’essiccazione degli stigmi, l’essiccazione è necessaria per evitare la fermentazione o la decomposizione. Da questa cura particolare nella fase di raccolta e lavorazione unita a conoscenze antiche, si riesce a capire l’elevato costo dello zafferano, per produrne 1kg servono 100.000 fiori.

I suoi benefici:
Lo zafferano ha notevoli benefici, è un antiossidante e delle proprietà antitumorali. La proprietà di questa piantina, portano benefici al cervello migliorando il suo funzionamento e riducendo la sua degenerazione nell’ Alzheimer.

È un antidepressivo e un afrodisiaco ed è usato come maschera per il viso nel campo estetico, in quanto ripara le cellule della pelle lesionate aiutandola a mantenersi elastica. Le proprietà sono concentrate anche in piccole quantità come in pochi pistilli. Grandi quantità creano problemi alla digestione, del resto bastano pochissime quantità per preparare degli ottimi risotti.