La carta dei vini rappresenta insieme al menu la carta d’identità dei ristoranti, un buon menù non può essere accompagnato da una carta dei vini mediocre. Non è facile raggiungere un risultato apprezzabile, per farlo, bisogna avere passione per il vino e la competenza giusta.
Costruire la carta dei vini significa pensare a quello che si vuole raggiungere, quindi progettare un percorso anche con un numero di vini non eccessivo, ma scelto con cura, rispetto alla tipologia del locale, alla sua collocazione, al target di clientela da raggiungere e dal menu.
Come impostare una buona carte dei vini:
La chiarezza della carta è fondamentale, da evitare quindi ripetizioni inutili o peggio ancora, errori grammaticali.
Le notizie e le informazioni sui vini cambieranno rispetto alla tipologia di locale, in un'enoteca le informazioni dovranno essere più esaustive possibili,( nome del vini, il produttore, la denominazione, l’annata, i gradi alcolici) soprattutto se si ha un personale che non ha conoscenze adeguate, per rispondere a quesiti che possono sorgere, per una descrizione poco dettagliata per una clientela selezionata. Per un ristorante chiaramente bastano i dati fondamentali, scritti bene con una bella grafica.
Il menù e la carta dei vini:
La carta dei vini come detto prima, è strettamente legata al menu, quindi alla tipologia di ristorante, un ristorante in una località di mare i cui piatti saranno essenzialmente a base di pesce, dovrà per forza avere una carta dei vini diversa da quella di un ristorante di montagna, dove i piatti tipici saranno a base di carne e sicuramente meno leggeri di quelli di mare. Per un ristorante che fa una cucina tipica di un territorio, la scelta di vini locali che si abbinano per storia ai singoli piatti, è sicuramente la scelta migliore, le nostre regioni hanno un’infinità di vini di riferimento.
Per un ristorante che spazia dalla carne al pesce, non essendo legato ad una ristorazione locale, la selezione dovrà essere più ampia, con varie tipologie provenienti da più regioni. Scegliere vini leggeri, più semplici, meno impegnativi, o vini importanti, di spessore, dipende essenzialmente dalla logica del nostro menu. Se non si ha la conoscenza per compilare la carta da soli, è meglio affidarsi a un professionista
Il sommelier e la carta dei vini:
Avere personale qualificato nella conoscenza dei vini, significa distinguere il ristorante, avere dei camerieri che sappiano muoversi nel mondo dei vini, dando delle indicazioni almeno in corrispondenza del menu, indicando i vini da abbinare ad un piatto o ad un altro, diventa importante se non indispensabile per un servizio adeguato. Fare dei corsi anche di base diventa indispensabile per il personale di sala.
Nel nostro Paese c’è la maggior parte dei vini del mondo, il compito del ristoratore è anche quello di far conoscere vini poco richiesti e conosciuti, per far scoprire delle piccole eccellenze, che altrimenti rimarrebbero sconosciute.
VINO PASSITO:
LE SUE CARATTERISTICHE E COME
SI PRODUCE